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sabato 28 maggio 2022

MODELLO DI ISTANZA PER LA CONCESSIONE DEL DECRETO DI ESECUTORIETA' PER UN DECRETO INGIUNTIVO

 



TRIBUNALE DI MILANO

Sezione Decreti Ingiuntivi

Giudice: Dott. ____  RG_ - N. D.I. __

 

Istanza per la concessione del decreto di esecutorietà

 

Il sottoscritto, Avv. Gennaro De Natale, difensore di ____, nata a ___ (__) il __, CF: ______, nel giudizio monitorio in epigrafe indicato,

 

Contro: Banca _____________, con sede con sede in (00000) Roma, alla via ____________,


PREMESSO


- Che l’anzidetto decreto è stato notificato all’ingiunto in data ______ a mezzo UNEP, notifica effettuata a mezzo posta (All. 1);

 

- Che l’atto non stato consegnato per rifiuto del destinatario;

 

- Che, dalla corrispondenza intercorsa tra la banca e la sig.ra _____, la sede sociale/legale del suddetto istituto di credito risulta essere in Roma (00000), alla via _________________ (All. 2,);

 

- Che la medesima sede sociale/legale viene automaticamente prodotta dalla ricerca con Google (All. 3);

 

- Che, infine, la Banca __________ SpA, in data _____, e sempre alla medesima sede sociale sopra indicata, ha ricevuto una raccomandata a.r. inviata dalla sig.ra _____ (Ved. All. 4);

 

- Che, in ogni caso, è valida la notificazione effettuata presso filiali o succursali della banca (Cass. n. 1365/2016);

 

- Che, ai sensi dell’art. 138 cpc, Se il destinatario rifiuta di ricevere la copia, l'ufficiale giudiziario ne dà atto nella relazione, e la notificazione si considera fatta in mani proprie (Cass. n. 28907/2018);

 

- Considerato che è scaduto il termine di quaranta giorni ex art. 641, comma 1, cpc e che – come il sottoscritto dichiara sotto la propria responsabilità – non gli è stato notificato sino ad oggi alcun atto di opposizione ex art. 645 cpc; Tanto premesso


CHIEDE


pronunciarsi decreto di esecutorietà e ordinare alla Cancelleria di apporre la formula esecutiva sulla copia del ricorso e del decreto notificati.

 

Si precisa che il presente procedimento è esente da spese, in quanto è stato ammesso al Gratuito Patrocinio con delibera del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Milano del ______.


Allegati:


1) Ricorso per decreto ingiuntivo e relativo decreto notificati;

2) Corrispondenza Banca / cliente;

3) Ricerca sede legale con Google;

4) Raccomandata ____ / Banca ______;

5) Delibera di ammissione al patrocinio a spese dello Stato.

Con osservanza.


Milano, ______


Documento firmato digitalmente da

Avv. Gennaro De Natale

 

giovedì 26 maggio 2022

MODELLO DI RICORSO PER OTTENERE UN PERMESSO DI SOGGIORNO PER ASSISTENZA AI MINORI, AI SENSI DELL'ART. 31 D. LGS. N. 286/1998 (TESTO UNICO IMMIGRAZIONE). Tutela del minore straniero ed istanza ex art. 31 TUI






TRIBUNALE PER I MINORENNI DI _____________

 

 

Ricorso ex art. 31 D. Lgs. N. 286/98

 

 

Per: (padre) ______________, nato in ______________ (Albania) il _________, in possesso di passaporto n. __________, rilasciato dal governo Albanese il ___________, con scadenza _____________;

 

e / o

 

(madre) _______________, nata in __________ (Albania) il ___________, in possesso di passaporto n. ____________, rilasciato dal governo Albanese il _____________, con scadenza _________________;

entrambi residenti dal ________________ a ________________ (NA), in Via ____________________ n. 15, e domiciliati in ___________________ (SA) alla via _______________ n. 10,

 

eventuale [presso la sorella di ____________ (uno dei ricorrenti), sig.ra __________________, soggiornante in Italia da diversi anni e in possesso di regolare permesso, ]

 

elett.te dom.ti presso lo studio dell’Avv. _________________________ che li rappresenta e difende in virtù di mandato a margine del presente atto (Pec: ____________, fax 089123456).

 

 

PREMESSO IN FATTO

 

- Che i ricorrenti sono cittadini extracomunitari;

 

- Che ____________ (lui) ha fatto ingresso in Italia nel mese di ______________ dell’anno ________, e _______________ (lei) nel mese di _____________ del ___________;

 

- Che, nel mese di __________ del _________, gli odierni ricorrenti hanno iniziato una relazione sentimentale e in data ___________ hanno contratto matrimonio in _________________ (città);

 

- Che dalla loro unione, in data __________ è nato il piccolo _____________;

 

- Che ___________________ (lui) aveva un regolare permesso di soggiorno per motivi di lavoro scaduto il _____________, e, a causa della precaria situazione lavorativa, trovatosi in stato di disoccupazione, non è stato possibile rinnovarlo;

 

- Che ____________ (lei) ha svolto, e tutt’ora continua a svolgere, lavori occasionali in qualità di collaboratrice domestica (o di assistente familiare);

 

- Che _________________ (lui o lei), in data __________, è stato arrestato per _____________________ / è stato indagato per il reato di ____________;

 

- Che, in ogni caso, _____________ ha ormai scontato la sua pena (con affidamento in prova ai servizi sociali) e che, comunque, ha commesso i suddetti reati spinto dal bisogno di mantenere la famiglia;

 

- Che il loro figlio è nato ed è sempre vissuto in Italia con i genitori, frequenta con profitto la classe ______ della scuola ________________, è ben inserito nel contesto ambientale, pratica sport, frequenta il Corso di Catechismo per la preparazione alla Prima Comunione / Cresima, ed ha allacciato relazioni di amicizia con i suoi coetanei;

 

- Che gli istanti si occupano costantemente del loro bambino, attribuendo particolare importanza alla sua educazione ed istruzione scolastica, sportiva e religiosa;

 

- Che, trattandosi di un figlio di una coppia mista, essendo il padre ___________ (indicare le nazionalità dei genitori) e la madre __________, i loro Paesi di origine hanno cultura, lingua e religioni diverse, che rappresentano contesti del tutto estranei a quello conosciuto dal piccolo ____________ fin dalla sua nascita in Italia;

 

- Che, pertanto, per i motivi innanzi indicati, l’eventuale smembramento e sradicamento del nucleo familiare dall’attuale contesto sociale, culturale, linguistico e religioso, causerebbe senza ombra di dubbio un danno grave ed irreparabile al minore, almeno in questa fase particolare della crescita, in quanto, al momento, l’Italia rappresenta il riferimento territoriale nel quale il nucleo familiare è maggiormente radicato e sostenuto;

 

- Che, inoltre, un suo sradicamento dal territorio italiano, dove sta crescendo, per far ritorno in un Paese cui non appartiene e in cui non ha mai vissuto, causerebbe, sicuramente, al piccolo ________ un tracollo psicologico irrecuperabile;

 

- Che la minore età del piccolo____ e la conseguente esigenza di garantirne lo sviluppo psicofisico, unitamente alle sopra indicate motivazioni, sono di per sé sufficienti ad autorizzare la permanenza dei genitori nel territorio italiano per un periodo di tempo determinato, anche in deroga alle disposizioni del Testo Unico Immigrazione, almeno fino a quando il minore non avrà raggiunto l’età scolare (o non avrà completato il ciclo di studi o almeno l’anno scolastico) (o altra età o traguardo ______________), in cui sarà in grado di comprendere meglio le ragioni di eventuali cambiamenti, ed avrà conseguito un livello di maturità ed autonomia che permetterà alla famiglia una diversa organizzazione della vita quotidiana;

 

- Che le descritte circostanze di fatto alla base della chiesta autorizzazione sono transitorie e trascendono il normale disagio causato dall’allontanamento di un genitore (o familiare di riferimento);

 

- Che la natura temporanea della richiesta autorizzazione, in ogni caso, consentirebbe alla famiglia di prepararsi ad un eventuale rientro nel caso in cui i genitori non dovessero regolarizzare la loro posizione in conformità alle norme vigenti sull’immigrazione.

 

DIRITTO

 

1 - Ai sensi dell’art. 31, comma 3, D. Lgs. 286/98, il Tribunale per i Minorenni, per gravi motivi connessi con lo sviluppo psicofisico dei minori stranieri, che si trovano sul territorio italiano, può autorizzare l’ingresso o la permanenza in Italia di un familiare, anche in deroga alle altre disposizioni del TU in materia di immigrazione.

 

2 - L'interpretazione della suddetta norma, in ogni caso, non può prescindere dall'affermazione di principio contenuta nel 3° comma dell'art. 28 del T.U. immigrazione: in tutti i procedimenti amministrativi e giurisdizionali finalizzati a dare attuazione al diritto all'unità familiare e riguardanti i minori, deve essere preso in considerazione con carattere di priorità il superiore interesse del fanciullo, conformemente a quanto previsto dall' art. 3 della Convenzione sui diritti del fanciullo del 20 novembre 1989, ratificata e resa esecutiva ai sensi della legge 27 maggio 1991 n. 176. Tale principio va applicato a tutti i minori senza discriminazione, anche se essi siano entrati irregolarmente in Italia (Trib. Min. L’Aquila, 8 Novembre 2013).

 

3 - La normativa a tutela dei minori stranieri extracomunitari in Italia deriva dal complesso di disposizioni che disciplinano la tutela dei minori e da quelle che regolano la posizione amministrativa dei cittadini stranieri extracomunitari in Italia.

Da tale normativa discende che il diritto del minore a mantenere rapporti continuativi con la famiglia (artt. 7, 10, 18 e 22 Convenzione ONU sui diritti del fanciullo, 1989) debba andare oltre i genitori, ed essere, quindi, esteso al familiare con il quale egli ha instaurato una relazione affettiva primaria e significativa (TM L’Aquila, 8 Novembre 2013).

La legge dispone, inoltre, il diritto a mantenere e garantire l’unità familiare nei confronti dei familiari stranieri, e ciò in quanto il legislatore ha ritenuto prevalenti, sulle norme in materia di emigrazione e/o espulsione, i principi costituzionali di tutela dei minori e di tutela dell’integrità familiare e psico-fisica i quali, in quanto riferiti alla persona umana, possono trovare applicazione indipendentemente dalle condizioni in base alle quali lo straniero è presente nello Stato Italiano, perché la Repubblica garantisce e riconosce i diritti della famiglia e la propria unità.

 

4 - La tutela prevista dall’art. 31 TUI si fonda sul presupposto dell’esistenza del diritto del minore alla permanenza sul nostro territorio senza perdere, ancorché a determinate condizioni, la relazione genitoriale con il cittadino straniero che sia sfornito di un titolo di soggiorno.

La valutazione del giudice deve riguardare esclusivamente l’accertamento del grave disagio sullo sviluppo psicofisico del minore derivante dall’allontanamento coattivo dei genitori dal territorio italiano ed il diritto alla genitorialità, anche in deroga alle disposizioni che regolano l’ingresso ed il soggiorno dei cittadini stranieri.

In altre parole, l’oggetto del giudizio deve essere incentrato esclusivamente sulle esigenze esistenziali ed educative del minore, non potendo assolutamente riguardare l’analisi delle prospettive di integrazione del genitore o familiare (Cass. n. 27238/2020).

 

5 - La Suprema Corte ha precisato che l’art. 31 TU Immigrazione non può essere interpretato in senso restrittivo, in quanto esso tutela il diritto del minore ad avere rapporti continuativi con entrambi i genitori anche in deroga alle altre disposizioni del D. Lgs. n. 286/98, sicché la norma non pretende la ricorrenza di situazioni eccezionali o necessariamente collegate alla sua salute, ma comprende qualsiasi danno grave che potrebbe subire il minore.

Poiché le situazioni che possono integrare i “gravi motivi” di cui all’art. 31 non si prestano ad essere catalogate o standardizzate, il giudice di merito deve valutare tutte le circostanze del caso concreto con particolare attenzione: le condizioni di salute e le esigenze di cure mediche, l’età del minore, la presenza o meno dell’altro genitore, il radicamento nel territorio italiano e l’avvenuto consolidamento di rapporti affettivi e/o sociali, in considerazione della prioritaria esigenza di stabilità affettiva nel delicato periodo di crescita (Cass. n. 4197/2018; Cass. Ord. n. 25419/2015; Cass. n. 10000/2011; Cass. SS. UU. n. 21799/2010).

 

6 - Alla luce dei principi esposti dalla Suprema Corte (Cass. n. 4197/2018; Cass. Ord. n. 25419/2015; Cass. n. 10000/2011; Cass. SS. UU.  n. 21799/2010), la valutazione del giudice deve essere svolta in concreto, avendo riguardo alle specifiche circostanze del caso, e deve tener conto della sussistenza di un significativo legame di accudimento affettivo e materiale tra il genitore ed il minore, come nel caso di specie, nonché della necessità di non privare quest’ultimo di una figura parentale presente e consolidata nella sua esistenza materiale e psichica, così come dell’esigenza di non determinare una traumatica frattura tra il minore, il contesto ambientale e relazionale nel quale è inserito e le sue radicate abitudini di vita. Infatti, nella attuale delicata fase di crescita, l’eventuale sradicamento del bambino dal contesto italiano a causa di un rimpatrio forzato dei genitori (SPECIFICARE: o del familiare con il quale esista un legame significativo), con l’inevitabile interruzione dei percorsi formativi e delle relazioni amicali e sociali in atto, appare del tutto contrastante con l’interesse del minore e probabile causa di gravi effetti destabilizzanti e pregiudizievoli sotto il profilo evolutivo. D’altro canto, l’allontanamento del genitore (o del familiare) dal territorio italiano, dove il nucleo familiare è insediato da molti anni, provocherebbe lo smembramento della famiglia, con inevitabili conseguenze dannose per il minore, che verrebbe in tal modo privato del sostegno affettivo, educativo e materiale di uno dei genitori (Cfr. Corte d’Appello di Milano, 27 Giugno 2019).

 

7 - Non può ritenersi ostativa, all’accoglimento del presente ricorso, neppure la presenza di precedenti penali in capo a __________ (padre o madre del minore), in quanto le condanne da lui/lei subite sono relative a fatti di reato non particolarmente gravi, risalenti nel tempo, per i quali è stato pagato il debito con la giustizia, dovendosi ritenere che la carcerazione (o altra diversa pena) subita dal _________ al _____________ (indicare il periodo della pena) possa aver costituito un significativo deterrente rispetto alla commissione di ulteriori reati. Nella fattispecie in esame, non sussistono elementi oggettivi idonei a fondare un giudizio di pericolosità sociale in concreto, che possa indurre ad affermare che il/la ricorrente _____________ rappresenti una minaccia effettiva ed attuale per l’ordine pubblico e la sicurezza. In ogni caso, proprio in relazione a tali ipotesi, è stato autorevolmente affermato che:

A) il diniego non può essere fatto derivare automaticamente dalla pronuncia di condanna per uno dei reati che il TUI considera ostativi all’ingresso o al soggiorno dello straniero (Cass. SS.UU. n. 15750/2019; Cass. n. 197/2021);

B) la sussistenza di comportamenti del familiare del minore incompatibili con il suo soggiorno nel territorio nazionale deve essere valutata in concreto attraverso un esame complessivo della sua condotta, al fine di stabilire, all’esito di un attento bilanciamento, se le esigenze statuali inerenti alla tutela dell’ordine pubblico e della sicurezza nazionale debbano prevalere su quelle derivanti da gravi motivi connessi con lo sviluppo psicofisico del minore, cui la norma conferisce protezione in via primaria (Cass. n. 1563/2020; Cass. n. 15750/2019; Cass. n. 14238/2018);

C) la speciale autorizzazione temporanea rilasciata al genitore ex art. 31 TUI garantisce la coesione del nucleo familiare nell’esclusivo interesse del minore. In presenza di un legame reale ed effettivo tra il richiedente ed il minore, la cui interruzione provocherebbe un danno irreversibile sulla salute psicofisica di quest’ultimo, detta autorizzazione deve essere concessa anche allo straniero con precedenti penali (Corte d’Appello di Napoli, sez. Min., 17/01/2020, n. 21).

 

Per i motivi  innanzi indicati, il ricorrente (o entrambi i ricorrenti), nell’interesse superiore dei minori, ai quali vorrebbero continuare ad offrire una vita dignitosa e migliori condizioni di crescita, in attesa di poter regolarizzare la loro permanenza in Italia, chiedono, anche in deroga alle disposizioni di legge vigenti in materia di immigrazione, di essere autorizzati alla permanenza sul territorio italiano per un periodo di tempo determinato, almeno sino a quando gli stessi non saranno in grado di regolarizzare altrimenti la loro presenza in Italia, o almeno fino a quando il minore non avrà raggiunto l’età scolare (o non avrà completato il ciclo di studi o almeno l’anno scolastico) (o altra età o traguardo ______________), in cui sarà in grado di comprendere meglio le ragioni di eventuali cambiamenti, ed avrà conseguito un livello di maturità ed autonomia che permetterà alla famiglia una diversa organizzazione della vita quotidiana.

 

Tanto premesso, i ricorrenti, come in atti rapp.ti, difesi e dom.ti,

 

c h i e d o n o

 

Che l’Ill.mo Presidente del Tribunale per i Minorenni di ______________, voglia accogliere il ricorso che precede e, visto l’art. 31 D. Lgs. 25/07/1998 n. 286, pronunciando nel superiore interesse dei minori ___________, e ____________:

 

A) Autorizzare la permanenza in Italia dei ricorrenti per un periodo di tempo determinato;

 

B) Dichiarare che i ricorrenti hanno diritto ad ottenere il rilascio del permesso di soggiorno per i motivi indicati in ricorso;

 

C) Emettere ogni altro provvedimento necessario.

 

Si depositano i seguenti atti:

1) Certificati Carichi pendenti e Casellario giudiziale dei ricorrenti;

2) Copia della documentazione medica relativa allo stato di salute dei minori con copia libretti di vaccinazione;

3) Certificato di matrimonio;

4) Copia del contratto di locazione;

5) Copia del decreto n. ______________ del Tribunale per i Minorenni di _________________.

6) Copia dei passaporti, dei documenti di identità e dei permessi di soggiorno scaduti dei ricorrenti e dei minori;

7) Contratto di lavoro/Buste paga del ricorrente;

8) Certificati di frequenza scolastica dei minori;

9) Dichiarazione di ospitalità.

 

Luogo, __________________

 

Avv. ________________

 

 

 


martedì 24 maggio 2022

MODELLO PER LA RICHIESTA TELEMATICA DI VISIBILITA' DI UN FASCICOLO INFORMATICO

 


TRIBUNALE DI NAPOLI
SEZ. LAVORO
Istanza di richiesta di visibilità temporanea
del fascicolo informatico n. _____ R.G.

 
Il sig. ________, nato a ____ il ____, residente in ____ (___) alla via _____n. _, cf: ______, rapp.to e difeso dall’avv. Gennaro De Natale (_____), presso il cui studio elett.te domicilia in virtù di procura a margine del presente atto,

p r e m e s s o

- Che il sig. _____ è stato parte del procedimento in epigrafe indicato;

- Che l’istante, avendo intenzione di proporre ricorso per ATP ex art. 445 bis cpc per l’aggravamento dell’invalidità, ha interesse a procedere all’esame di atti, documenti e provvedimenti depositati nel fascicolo informatico sopra indicato, relativo al pregresso procedimento di ATP ex art. 445 bis cpc; tanto premesso, l’istante, come in atti rapp.to, difeso e dom.to,

c h i e d e

che il Sig. Cancelliere voglia consentire allo scrivente avvocato la consultazione da remoto del fascicolo telematico per il tempo necessario all’espletamento delle anzidette attività difensive.
Con osservanza.

Salerno, _____________

Avv. Gennaro De Natale