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giovedì 30 giugno 2022

MODELLO DI RICORSO IN OPPOSIZIONE ALL'ESECUZIONE IN CASO DI PIGNORAMENTO DELLO STIPENDIO

 


TRIBUNALE DI MILANO

 

RICORSO IN OPPOSIZIONE ALL’ESECUZIONE 

 

Ex art. 615, comma 2° cpc

 

Nella procedura esecutiva n. ___ RE

 

Udienza del ____ – GE dott. ____

 

Il Sig. ____, nato a ___il___, CF: ____, rapp.to e difeso dall’avv. Gennaro De Natale, presso il cui studio elettivamente domicilia in ____ alla Via ___ n. ___, in virtù di mandato su foglio separato, congiunto al presente atto mediante contestuale deposito telematico, il quale ultimo dichiara di voler ricevere le comunicazioni e notificazioni del procedimento al n. di fax ___ o all’indirizzo di posta certificata ___________,

 

P r e m e s s o

 

- Che in data ____, la Sig.ra ____ notificava all’odierno ricorrente atto di precetto, intimandogli di pagare i ratei dell’assegno di mantenimento come da accordi intercorsi in sede di separazione giudiziale per un valore pari ad euro ______;

 

- Che, in virtù dell’indicato precetto, la Sig.ra ____ sottoponeva a pignoramento lo stipendio del Sig. ____, onde ottenere il soddisfacimento delle proprie pretese creditorie;

 

- Che il ricorrente intende proporre formale opposizione avverso il suddetto atto di pignoramento per i seguenti

 

M o t i v i

 

1) Prescrizione parziale del credito.

Ai sensi dell’art. 2948 cc, e come confermato dalla Suprema Corte, il credito relativo ai ratei mensili dell’assegno di mantenimento si prescrive in cinque anni.

 

Infatti, In tema di separazione e di divorzio, il diritto alla corresponsione dell'assegno di mantenimento per il coniuge, così come il diritto agli assegni di mantenimento per i figli, in quanto aventi ad oggetto prestazioni autonome, distinte e periodiche, non si prescrivono a decorrere da un unico termine rappresentato dalla data della pronuncia della sentenza di separazione o di divorzio, ma dalle singole scadenze delle prestazioni dovute, in relazione alle quali sorge di volta in volta il diritto all'adempimento.

 

In proposito va precisato che detti assegni si ricollegano ad obbligazioni di durata e non ad obbligazioni istantanee ad adempimenti plurimi, e che il principio su detto trova fondamento nelle differenze ontologiche esistenti fra i due tipi di obbligazioni, con le relative conseguenze in tema di prescrizione.

 

Le obbligazioni istantanee ad adempimenti plurimi sono caratterizzate dall'unicità dell'obbligazione, ancorché le prestazioni siano frazionate nel tempo secondo modalità contingenti di adempimento previste dal titolo. Le obbligazioni di durata, invece, sono caratterizzate da una causa debendi continuativa, nel senso che in tali obbligazioni, in relazione all'interesse che sono volte a soddisfare, il protrarsi nel tempo delle prestazioni è una caratteristica essenziale, che ne determina il contenuto e la misura.

 

Gli assegni alimentari e di mantenimento sono tipiche obbligazioni di durata, correlate ad un interesse variabile nel tempo e condizionate, nel loro perdurare e nella loro misura, al permanere o al mutare del fatto costitutivo (da identificarsi nella situazione economica dell'avente diritto e dell'obbligato). Detti assegni formano oggetto di obbligazioni necessariamente periodiche, collegate fra loro ma dotate singolarmente di autonomia, caratterizzate dall'essere le relative prestazioni - per loro natura, in relazione alla loro causa ed agli interessi che sono destinati a soddisfare - suscettibili solo di adempimenti ricorrenti nel tempo, non quantificabili complessivamente ab origine e ontologicamente non eseguibili in modo unitario.

 

Ne deriva che, in relazione a tali obbligazioni, a norma dell'art. 2935 c. c., la prescrizione non può decorrere unitariamente, giacché l'interesse tutelato si attualizza, per sua natura, in momenti successivi del tempo in relazione a ogni singola prestazione, cosicché anteriormente al suo attualizzarsi in ciascun successivo momento, non può "essere fatto valere".

 

La prescrizione, infatti, si fonda sulla divergenza fra una situazione di fatto (non esercizio di un diritto) e una situazione di diritto (titolarità di un diritto esercitabile), protrattasi per un determinato periodo di tempo che inizia a decorrere da quando il diritto, pur potendo in astratto essere esercitato, non lo sia stato. Nel caso delle obbligazioni periodiche, quali gli assegni alimentari e di mantenimento, finché non si maturino i periodi di tempo ai quali sono correlati dal titolo su cui si fondano, il diritto a percepire la singola prestazione non può essere fatto valere, con la conseguenza che la prescrizione non può iniziare a decorrere.

 

Tale struttura delle obbligazioni in questione implica … secondo quanto questa Corte ha già affermato (Cass. 5 dicembre 1998, n. 12333) - che alla loro base non esiste un diritto unitario che possa prescriversi per mancato esercizio a far data dal titolo, negoziale o giudiziario, su cui si fondano, essendo esse fonte di una pluralità di diritti - corrispondenti ciascuno alla prestazione dovuta per ciascun periodo - suscettibili di autonome vicende giuridiche e quindi singolarmente assoggettabili a prescrizione dal momento in cui possono essere fatti valere (Cass. 04/04/2005 n. 6975)

 

Ne consegue che, poiché l’atto di precetto, interruttivo della prescrizione, è stato notificato in data _____, il diritto al pagamento dei ratei dell’assegno di mantenimento si è prescritto per tutto il periodo compreso dall’____al  mese di _____

 

La somma precettata, dunque, andrà ulteriormente ridotta in misura pari al valore dei ratei del suddetto periodo, nonché della relativa rivalutazione ISTAT.

 

Ciò detto, stante la sollevata eccezione di inefficacia del pignoramento, si chiede all’On.le Giudicante di dichiarare l’estinzione del presente processo esecutivo.

Tanto premesso, l’istante, nella qualità, come in atti rapp.to, difeso e dom.to,

 

R i c o r r e

 

all’Ill.mo Giudicante, quale giudice dell’esecuzione, affinché, previa fissazione dell’udienza di comparizione delle parti, con termine per la notifica del presente ricorso e del pedissequo decreto, rigettata ogni contraria istanza, deduzione ed eccezione, voglia accogliere il presente ricorso e, per l’effetto:

 

-      sospendere l'esecuzione ovvero il processo ex art. 618 - 624 cpc, fissando il termine per il giudizio di merito;

-       

-      nel merito, in virtù della sollevata eccezione di prescrizione, dichiarare la nullità e l’infondatezza della procedura esecutiva n. _____;

-       

-       in subordine, ridurre il credito oggetto del presente pignoramento;

 

In ogni caso, con  vittoria di spese e compenso professionale della presente procedura, oltre IVA e CNAP come per legge e con attribuzione al sottoscritto difensore antistatario.

 

Si allegano, in copia, i seguenti documenti:

 

1) Copia atto di pignoramento;

 

2) Procura ad litem;

 

3) Dichiarazioni dei figli dell’opponente.  

 

Salerno, _____

 

avv. Gennaro De Natale

 

 

ESEMPIO DI ATTO DI CITAZIONE PER RICHIEDERE IL RISARCIMENTO DEI DANNI IN SEGUITO ALLA CADUTA IN UN SUPERMERCATO

 


TRIBUNALE DI MILANO

 

ATTO DI CITAZIONE

 

 

La sig.ra ____ nata a ____________, il ____________, e residente in  ____________, via ___________________ n. ___ (C.F.___________), rapp.ta e difesa dall’ Avv. Gennaro De Natale (pec: ______; fax n. ___________), presso il cui studio elett.te domicilia in forza di procura alle liti a margine del presente atto,


Premesso

 

- A) che, in data ____, alle ore ___ circa, mentre si trovava all’interno dei locali del Supermercato____, sito in ______, alla Via _____ n. ___, la Sig.ra _____, a causa della presenza di una macchia di olio sul pavimento, scivolava e cadeva rovinosamente a terra;

 

- B) che la suddetta macchia non era visibile e non vi era nessun segnale che segnalasse la situazione di pericolo;

 

- che il gestore di un supermercato ha il dovere di custodia, che comporta l’obbligo di vigilare, prevenire ed impedire il verificarsi di danni a terzi, con adeguate misure di sicurezza o segnalazioni di pericolo (Cass. 2/9/2013 n. 20055);

 

- C) che, in seguito ed a causa di tale sinistro, la Sig.ra ____ ha riportato un trauma contusivo-distorsivo al ginocchio e al braccio destro, con la probabilità estremamente elevata che, in conseguenza di tale lesione, si possa manifestare anche l’artrosi come complicanza tardiva, come risulta da relazione medico-legale del ____ del dott. ____ allegata agli atti;

 

- che, nel caso in esame, sussiste la responsabilità esclusiva del rappresentante legale del Supermercato____, quale custode dell’esercizio commerciale, ai sensi dell’art. 2051 cc, per non aver adottato le misure idonee ad impedire che la macchia di olio recasse danno ai terzi, e non essendo ascrivibile alla danneggiata un utilizzo della cosa improprio o imprevedibile. Infatti, chi frequenta un supermercato ha la ragionevole aspettativa di circolare in un posto sicuro, soprattutto con riferimento alla manutenzione del pavimento, essendo interesse del gestore che l’attenzione degli avventori sia catturata esclusivamente dai prodotti esposti (Cass. 24/2/2011 n. 4476);

 

- che, in data ______, veniva formulata, nei confronti del rappresentante legale del Supermercato _____ , richiesta di risarcimento danni, rimasta senza esito;

 

- che i danni patiti dalla _____, che al momento del sinistro aveva ____anni, ammontano ad euro ____, così determinati:

 

Invalidità assoluta 10 gg.              

Invalidità parziale 20 gg al 75%            

Invalidità parziale 30 gg al 50%            

Invalidità parziale 30 gg al 25%            

Spese mediche             

Totale complessivo       

 

Spetta, inoltre, alla istante, il risarcimento del danno non patrimoniale sofferto in conseguenza dell’evento dannoso subito. L’evento verificatosi, infatti, è andato ad interrompere la normale e pacifica convivenza del nucleo familiare dell’attrice, e le lesioni da essa subite hanno comportato una sofferenza interiore e dei disagi oggettivi che hanno determinato una alterazione del modello di vita e delle relazioni all’interno della sua famiglia, con il marito le figlie minorenni.


Sussiste, sicuramente, nella fattispecie in esame, una presunzione di sofferenza interiore e di sconvolgimento esistenziale, ed è onere del danneggiante, se vuole vincere questa presunzione, fornire un’idonea prova contraria.


Il giudice, quindi, deve ritenere provata la sofferenza interiore (patema d’animo) dell’attrice che, in conseguenza delle lesioni subite, per ____ mesi non ha potuto prestare le dovute cure ed attenzioni alle figlie minorenni, bisognevoli di assistenza in ragione della tenera età (Cfr. Cass. 2228/2012).


La liquidazione del danno non patrimoniale va effettuata in via equitativa, in forza di una valutazione complessiva, tenendo conto delle abitudini di vita, della consistenza del nucleo familiare e della compromissione delle esigenze familiari (Ved. Cass. n. 20667/2010; Cass. n. 22909/2012; Cass. n. 6096/2015).

 

In ogni caso, la domanda, complessivamente considerata, viene espressamente contenuta entro il limite di euro ______.

 

Poiché non è stato possibile comporre bonariamente la vertenza, si rende necessario adire le vie legali; tanto premesso, la ___, come in atti rapp.ta, difesa e dom.ta

 

C i t a

 

il Supermercato____, in persona del LRTP, con sede in ____, alla Via ____ n. ___, a comparire dinanzi al Tribunale di Milano, all’udienza del giorno _____, locali soliti, ore di rito col prosieguo, per sentir così provvedere:

 

1) Dichiarare la responsabilità esclusiva del Supermercato ____, in persona del rappresentante legale, nel sinistro per cui è causa;

 

2) Condannare il convenuto al risarcimento, in favore dell’istante, della somma di euro_____, per le causali di cui in narrativa;


3) Condannare il convenuto al pagamento delle spese di giudizio e del compenso professionale, con attribuzione al sottoscritto procuratore antistatario.

 

In via istruttoria, si chiede l’ammissione di prova per testi nonché dell’interrogatorio formale del rappresentante legale del convenuto sulle circostanze di cui ai capi __________ di cui alla narrativa del presente atto che qui si abbiano per integralmente trascritti, preceduti dalle parole Vero che.

 

Si indica a teste il Sig. __________, dom.to in ___________alla via ____________.


Si chiede, inoltre, ammettersi consulenza tecnica d'ufficio per accertare ____________.

 

Ai sensi della L. 488/99 e succ. mod. si dichiara che il valore della controversia è contenuto nel limite di euro _____,00 e che, pertanto, il valore del contributo unificato versato è pari ad euro ___,00.

 

Si depositano i seguenti documenti:

 

 

Milano, data

Avv. Gennaro de Natale

 

 

mercoledì 8 giugno 2022

MODELLO DI CITAZIONE PER RISARCIMENTO DANNI IN SEGUITO ALLA CADUTA DA UN CICLOMOTORE



TRIBUNALE DI MILANO
 
Atto di Citazione
 


 La sig.ra ____ nata a ____________, il ____________, e residente in  ____________, via ___________________ n. ___ (C.F.________) elettivamente te dom.to presso lo studio dell'Avv.  Gennaro De Natale (Fax n. _________; pec __________) che la rappresenta e difende in virtù di mandato a margine del presente atto.


Premesso


- A) che in data _____, alle ore____ circa, alla via ________ a Milano, la sig.ra ____ guidava il ciclomotore, modello ______ targato_____;


- B) che, a causa del manto stradale sconnesso, cadeva rovinosamente a terra, riportando gravi lesioni;


- C) che detta situazione di pericolo non era né visibile, né segnalata, e veniva rilevata dagli agenti della Polizia Municipale di Milano, che intervenivano sul luogo del sinistro redigendo verbale;


- D) che, la situazione di pericolosità del manto stradale, per le caratteristiche oggettive presentate e per la non immediata percepibilità (dovuta anche alla insufficiente illuminazione pubblica) rappresenta sicuramente una insidia, e, pertanto, sono da ritenersi esclusi sia il caso fortuito che la colpa dell’istante;


- E) che il ciclomotore riportava danni nella parte _____;


-  F) che a seguito della rovinosa caduta la sig.ra_______ riportava gravi lesioni  che ne richiedevano il trasporto in Ospedale con l’ambulanza;


- G) che in Ospedale, dopo le prime cure ed effettuati gli esami e le indagini del caso, la sig.ra____ veniva dimessa con prognosi di ________;


- H) che, decorsi i giorni di prognosi, la sig.ra si recava a controllo specialistico presso il Presidio Ospedaliero di____ dove le veniva confermata la diagnosi e prescritta una visita ortopedica;


 - I) che nel caso in esame la sig.ra ____ chiedeva al Comune di Milano l’integrale risarcimento dei danni sofferti a seguito del sinistro de quo;


- L) che i danni patiti dalla sig.ra ____ , ammontano ad euro ___ così determinati:


 
Danno permanente___;


Invalidità del 4% ____;


Invalidità assoluta 10 gg_________;


Invalidità parziale 20 gg. al 75%______;


Invalidità parziale 30 gg al 50%_____;


Invalidità parziale 30 gg al 25%______;


Spese mediche______


Totale complessivo _______.


DIRITTO


La fattispecie in esame è indubbiamente da rinvenirsi nell’ art. 2051 del cc che recita:” Ciascuno è responsabile del danno cagionato dalle cose che ha in custodia salvo che provi il caso fortuito”.


Secondo l’interpretazione prevalente, non si richiede che la cosa “sia pericolosa” in quanto anche le cose “inerti” e prive di dinamismo possono essere idonee, in concorso con altre cose, a cagionare danni; ciò può avvenire, ad es. per la presenza del manto stradale dissestato come nel caso di specie, o per la presenza di una buca ecc…


L’operatività dell’art. 2051 cc opera anche nelle ipotesi di danni derivanti da omessa manutenzione stradale della P.A. come nel caso di specie; infatti, tale responsabilità, di natura oggettiva, può essere estesa all’amministrazione qualora emerga la possibilità di esercitare un controllo effettivo sul bene demaniale: rientrano indubbiamente nell’ambito di applicazione della norma de qua quegli eventi dannosi che si siano verificati in strade urbane ricomprese nel centro abitato poiché, rispetto a queste, risulta agevole una costante attività di controllo e di vigilanza ad opera dell’ente pubblico volta a prevenire i danni che possono derivare dalla res demaniale (Cass. n. 2308/2007).


Nel caso in esame, dunque, è applicabile il disposto di cui all’art. 2051 cc in quanto l’infortunio si è verificato sulla strada pubblica sita in area urbana, quindi suscettibile di adeguato controllo ad opera dell’ente comunale.


La natura demaniale del bene non rappresenta un ostacolo all’applicazione dell’art. 2051, così come non è nemmeno necessaria la sussistenza dell’insidia o del trabocchetto (Cass. n. 298/2003).


Spetta, inoltre, all’ istante, il risarcimento del danno non patrimoniale sofferto in conseguenza dell’evento dannoso subito. L’evento verificatosi, infatti, è andato ad interrompere la normale e pacifica convivenza del nucleo familiare dell’attrice, e le lesioni da essa subite hanno comportato una sofferenza interiore e dei disagi oggettivi che hanno determinato una alterazione del modello di vita e delle relazioni all’interno della sua famiglia.


Sussiste, sicuramente, nella fattispecie in esame, una presunzione di sofferenza interiore e di sconvolgimento esistenziale, ed è onere del danneggiante, se vuole vincere questa presunzione, fornire un’idonea prova contraria.


Il giudice, quindi, deve ritenere provata la sofferenza interiore (patema d’animo) dell’attrice che, in conseguenza delle lesioni subite, per mesi non ha potuto prestare le dovute cure ed attenzioni alla propria famiglia (Cfr. Cass. 2228/2012).


La liquidazione del danno non patrimoniale va effettuata in via equitativa, in forza di una valutazione complessiva, tenendo conto delle abitudini di vita, della consistenza del nucleo familiare e della compromissione delle esigenze familiari (ved. Cass. n. 20667/2010; Cass. n. 22909/2012; Cass. n. 6096/2015).


In ogni caso, la domanda, complessivamente considerata, viene espressamente contenuta entro il limite di euro __________.


Pertanto, poiché non è stato possibile comporre bonariamente la vertenza, si rende necessario adire le vie legali. Tanto premesso, l’istante come in atti rapp.to, difeso e dom.to,


Cita


Il Comune di Milano, in persona del Sindaco LRPT, dom.to per la carica in ______ alla via _______ a comparire dinanzi al Tribunale di Milano all'udienza che si terrà il giorno ____________, locali soliti, ore di rito col prosieguo, per sentir così provvedere:


 
1)  Dichiarare la responsabilità del Comune di Milano, in persona del Sindaco LRPT nell’evento per cui è causa;


2) Condannare il convenuto al risarcimento, in favore dell’istante, della somma di euro_____, oltre interessi e rivalutazione monetaria come per legge;


3) Condannare il convenuto al pagamento delle spese processuali e compenso professionali, oltre rimborso spese generali, Iva e Cnap come per legge, con attribuzione al sottoscritto avvocato antistatario.


Con riserva di precisare e modificare le conclusioni ex art. 183 cpc, si invita il convenuto a costituirsi in giudizio nei modi e termini di legge almeno 20 giorni prima della fissata udienza, con avvertenza che, in difetto, sarà dichiarata la sua contumacia e che, in tal caso, l'emananda sentenza sarà considerata come emessa in legittimo contraddittorio, e che la costituzione fuori del termine comporterà le decadenze di cui agli artt. 38 e 167 cpc, per cui non potrà proporre domande riconvenzionali, chiamare terzi in causa, indicare mezzi di prova o produrre documenti.


 
In via istruttoria, si chiede l’ammissione di prova per testi nonché dell’interrogatorio formale del rappresentante legale del convenuto sulle circostanze di cui ai capi __________ di cui alla narrativa del presente atto che qui si abbiano per integralmente trascritti, preceduti dalle parole Vero che.


 
Si indica a teste il Sig. __________, dom.to in ___________alla via ____________.


Si chiede, inoltre, ammettersi consulenza tecnica d'ufficio per accertare ____________.


 
Ai sensi della L. 488/99 e succ. mod. si dichiara che il valore della controversia è contenuto nel limite di euro _____,00 e che, pertanto, il valore del contributo unificato versato è pari ad euro ___,00.


 
Si depositano i seguenti documenti:


 
Milano, ________


Avv. Gennaro De Natale